"/> Supply Chain Management - Secondo modello : Tesi Giura - <!--#echo var="SERVER_NAME" -->

CAPITOLO I

Supply Chain Management

1.6.2 Secondo modello

Il secondo modello che rappresenta un primo stadio evolutivo della catena della fornitura. Può essere chiamato il modello delle "relazioni intelligenti" (figura 1.4).
In questo tipo di catena, sia il produttore che l'intermediario (per lo più un distributore) sono rappresentati da imprese forti, autonome, con obiettivi di crescita e di dominio del mercato ben precisi.
Il produttore investe per ottenere una leadership ed una fedeltà alla propria marca (brand loyalty). In modo analogo si comporta il distributore, che dedica le proprie energie a ricercare una leadership di prodotto e di mercato, la fedeltà alla propria insegna (store loyalty).
Trattandosi di due figure forti, sono entrambe in grado di investire per conoscere meglio i meccanismi con cui ci si relaziona all'interno della catena. Della catena percepiscono quindi i punti di debolezza e sanno sfruttare le opportunità.
Per questo motivo il loro principale obiettivo è la riduzione degli sprechi, dei costi d'interfaccia.
Come, ad esempio, i costi delle scorte, dei controlli della qualità, i costi indotti dalle rotture di stock.

Figura 1.4: Modello delle "relazioni intelligenti". Fonte: Ferrozzi-Shapiro,2001. Per realizzare ciò, la riduzione degli sprechi. Sono disposti a scambiarsi informazioni; ma, in numero limitato.
Dove il limite è costituito dalle sole informazioni essenziali per lo scopo che si vuole raggiungere.
Nella sostanza le due imprese restano fortemente indipendenti l'una dall'altra. Per fare qualche esempio, mi vengono in mente le note relazioni tra i grandi retailers e i grandi produttori. Relazioni avvenute in tutto il mondo; negli Stati Uniti: Wall Mart e Procter & Gamble, HE Butt e Campbell Soup. In Inghilterra Sainsbury e Purina. In Svizzera Migros e Nestlè. In Italia Barilla e Conad, e cosi via.
Il tipo di relazione che imprese di questo genere sono solite impostare può essere chiamato "coordinamento". Un termine che esprime una sostanziale autonomia d'azione e di scelta. Nello stesso tempo evidenzia che, coordinando opportunamente i movimenti, si possono ridurre gli sprechi.
Crediamo, ma lo faremo notare ancora una volta più avanti, che sia il modello con le maggiori possibilità di realizzazione.
I successi che si vedono in giro per il mondo, pur non essendo numerosissimi, lo confermano.

 


Top| Sommario| << Precedente | Successiva >>
" TARGET="_blank">>> Home Page <<