CAPITOLO II: L'ELECTRONIC PROCUREMENT

2.5.4 I portali e la condivisione delle conoscenze

Come ho già accennato, l'organizzazione della conoscenza o know-how, sta diventando sempre di più una fonte di creazione di vantaggio competitivo, dove per conoscenza si intende la contestuale informazione, realmente applicabile e di significato strategico.
Il know-how aziendale si può dividere in:

I portali hanno l'abilità di facilitare lo scambio di entrambe le tipologie di know-how, attraverso il loro supporto di ricerca e reperimento di informazioni multiformato, incluse quelle relative alle conoscenze tacite.
Infatti, attraverso la loro abilità nel trasferire e distribuire conoscenza in diverse location e piattaforme tecnologiche, tramite un web browser e grazie ad un'oculata architettura dei portali stessi, questi sistemi di integrazione della supply chain creano la possibilità di abbattere le barriere che impediscono lo scambio di ogni tipo di conoscenza.
La chiave di volta per l'abbattimento delle barriere che impediscono la circolazione di conoscenze tacite, è per l'appunto rappresentata dall'avanzamento tecnologico dei sistemi di comunicazione delle conoscenze e delle esperienze, che permettono contemporaneamente la creazione, l'archiviazione e il trasferimento del patrimonio immateriale aziendale.
I portali di supply chain furono dunque i primi portali "inter-firm" commercializzati, e fu proprio con l'esigenza di una efficiente gestione della catena di fornitura che nacquero i primi portali aziendali.
Dalla necessità di reperimento di informazioni circa il prodotto nella compravendita, lo stato di avanzamento del processo di produzione e le disponibilità di inventario, e circa le modalità di spedizione e di trasporto nella fase di distribuzione, i Supply Chain Portals hanno esteso la capacità dei membri della catena alla condivisione delle informazioni e alla pianificazione delle attività, basate sulla reciproca collaborazione27.
Con l'aumento dell'integrazione derivante da maggiori flussi di informazioni interni alla catena, si è offerta inoltre la possibilità di collaborazione "inter-firm" in una fase focale del processo di produzione come il design e lo sviluppo del prodotto.
Tutte le fonti, sia formali che informali, contribuiscono dunque alla creazione di design e allo sviluppo di nuovi prodotti e processi, e il fattore chiave di successo per la singola impresa integrata è rappresentato proprio dal fatto che tali flussi informativi provengono da attori esterni, come i clienti ed i partner della catena di fornitura.
Un esempio di "gioco di squadra" nello sviluppo di nuovi prodotti è sicuramente rappresentato da Caterpillar.
In questo caso si crea per il lancio di nuovi prodotti per l'abbigliamento una sorta di "engineering partecipato", in cui il processo di creazione del design di prodotto si serve di squadre multifunzionali che comprendono dipendenti della produzione e designers, clienti e fornitori.
Internet fa tutto il resto creando la possibilità di effettuare un tale gioco di squadra, grazie alle applicazioni di Supply Chain, come i Corporate Portal.
In Caterpillar, è possibile per i partner accedere a documentazioni, schede, disegni, database, e modelli di produzione per permettere a dei team multiaziendali di collaborare nel design di nuovi prodotti.
Huang e Mak hanno descritto questa fattispecie come un sistema di "consulenti virtuali" in "squadre virtuali" organizzati in un "ufficio vituale", equipaggiati con "strumenti di design virtuali", disponibili per tutti i partecipanti ovunque si trovino, sia all'interno che all'esterno di Caterpillar28.
Le funzionalità dei Corporate Portal possono essere adattate alle esigenze dei vai modelli di gestione dei rapporti di fornitura.
Nel mercato delle commodities, ad esempio, la tecnologia dei portali è utilizzata maggiormente come un'interfaccia cliente-fornitore nella condivisione di informazioni legate sostanzialmente al risparmio di costi nell'immediato, come nel coordinamento delle attività di Inventory Management per l'ottenimento di benefici di Just in Time.
Nel modello collaborativo, invece, questi strumenti, insieme ai sistemi di EDI, ERP ecc. rappresentano delle risorse chiave per permettere l'integrazione tra i partner.


 


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