CAPITOLO II: L'ELECTRONIC PROCUREMENT

2.4 Classificazione delle forme di e-procurement: transazione discreta e scambio relazionale

La scelta da parte dell'imprenditore che investe nell'ICT, tra le possibili soluzioni che Internet offre, è legata alla complessità del mercato di fornitura ed alla rilevanza dell'acquisto.
Circostanze che, come abbiamo visto, possono indurre in errore l'imprenditore nella sua scelta tra transazione discreta e scambio relazionale.
Infatti il web, se da un lato facilita l'integrazione tra il cliente e il fornitore, dall'altro può spingere le imprese a mettere in atto comportamenti tipici della tradizionale gestione degli acquisti, cioè a scegliere il venditore in funzione del prezzo praticato per il particolare di interesse.
Ciò, consente all'impresa cliente, come se si trovasse al cospetto di un'immensa vetrina, di poter conoscere e valutare l'offerta nella sua totalità, o gran parte di essa, mettendo in crisi, secondo alcuni, le relazioni stabili cliente-fornitore, cioè il modello di partnership19.
Come abbiamo già visto, la nascita dei mercati digitali ha condizionato in maniera decisiva i rapporti di fornitura.
Internet infatti permette di ridurre i costi di acquisto, allargando a dismisura la concorrenza negli approvvigionamenti, di accorciare le catene logistiche, tagliando le varie reti di intermediazione, di ottenere contratti quadro il più ampli possibile al fine di spuntare prezzi più convenienti, di realizzare spedizioni a carico completo per ridurre i costi di trasporto.
Ciò ha fatto pensare dunque ad una sempre più accentuata crisi dei rapporti stabili clienti - fornitori (partnership). Andando però ad analizzare i materiali oggetto di scambio all'interno dei marketplace, ci rendiamo conto che la maggior parte delle contrattazioni riguarda beni e servizi non strategici.
Si tratta in genere di rapporti meramente transazionali, in cui le attività svolte in rete si limitano alla definizione dei contenuti economici e tecnici dell'ordine non prendendo in considerazione investimenti dedicati e specifici o obiettivi comuni (E-procurement transazionale).
Quando si tratta di effettuare operazioni di e-procurement aventi per oggetto materiali diretti (escluse commodities), ossia prodotti beni e servizi di primaria importanza per il core business aziendale, le aziende si rivolgono a forme di contrattazione atte ad instaurare sinergie sul piano della pianificazione strategica e della definizione delle specifiche finali di prodotto dando vita a rapporti chiusi di tipo collaborativo/relazionale.
A conferma di quanto appena detto, la rilevanza degli strumenti di SCM emerge con immediata evidenza se si considera che:


Figura 11: Passaggio dall'e-procurement transazionale all'e-procurement relazionale (elaborato da G.Scozzese)

In realtà, esistono diversi strumenti di e-procurement, ognuno dei quali corrisponde ad una specifica esigenza da parte del cliente che si trova ad approvvigionare le materie prime di cui ha bisogno. Possiamo affermare, dunque, che vi è una contraddizione solo apparente tra l'ICT e i rapporti di fornitura che presuppongono modelli relazionali di scambio.
A conferma di ciò, è possibile operare una distinzione tra i diversi strumenti di e-procurement a seconda che la natura del rapporto di fornitura sia una transazione discreta, o appunto, uno scambio relazionale.
Prima però andiamo a definire brevemente le 3 diverse "macro-soluzioni" di fornitura elettronica: Questa formula indica l'insieme di scambi "one-to-one" quando il rapporto di fornitura non richiede un investimento specifico o non vi è un obiettivo comune tra cliente e fornitore. Questa transazione è dunque mossa da soli comportamenti opportunistici. "Marketplaces are aggregation points that bring buyers and sellers together to create markets for exchanging goods and services20".
Gli electronic o virtual marketplace si possono dunque definire come dei luoghi virtuali dove avviene l'incontro tra domanda di approvvigionamento da parte del compratore e distribuzione offerta dal venditore.
In questi mercati virtuali non predomina l'interesse di alcuna categoria e vi è un criterio aperto per entrare, per ogni gruppo.
Nell'ambito di questa forma di e-procurement, è possibile distinguere: Questi strumenti rappresentano delle soluzioni per una gestione integrata della catena di fornitura e permettono l'efficace integrazione tra i vari attori presenti.
Gli strumenti di SCM rispondono in pratica alla sentita esigenza di condivisioni di dati, informazioni e know-how, e permettono un approccio integrato al processo per l'approvvigionamento, la produzione e la consegna di prodotti e servizi al cliente.
Ne deriva un processo teso alla "ottimizzazione della delivery al cliente" che, grazie alla comunicazione tra i diversi soggetti operanti lungo la catena consente una diminuzione dei costi di inventario e di quelli totali di produzione facendo contemporaneamente leva sulla velocizzazione del flusso di merci all'interno del processo produttivo e del connesso flusso informativo interaziendale21.
Il mio elaborato si soffermerà, in questo capitolo, su alcuni di questi modelli, per cui dopo un primo accenno descrittivo di alcuni di essi, passerò direttamente alla descrizione approfondita di soluzioni come i sistemi ERP estesi e i Corporate Portals, i quali rappresentano la forma più evoluta in questo genere di applicazioni.
C'è da dire comunque, che rientrano in questa categoria un gran numero di strumenti ed applicativi di ICT implementati dall'impresa cliente per supportare stabili relazioni di fornitura, quali: Nel caso dell'EDI (Electronic Delivery of Invoice) lo scambio è di tipo "one to one" tra clienti e fornitori già connessi ora implementati su rete Extranet.
Queste soluzioni sono sicuramente classificabili tra le prime applicazioni di SCM in circolazione, e comunque il più delle volte, rappresentano il primo passo verso la gestione integrata dei rapporti di fornitura, anche se tuttavia rispondono alla semplice esigenza di snellimento del carico amministrativo e burocratico dell'organizzazione aziendale. Rientrano in questa categoria tutte quelle fattispecie in cui, oggetto di scambio all'interno della filiera, è il know how industriale posseduto dalle imprese connesse elettronicamente cui sottendono, sovente, accordi tecnologici.
Sono dunque il risultato di Joint venture tra imprese dello stesso settore industriale, il cui obiettivo è quello di migliorare le proprie performance e quelle del settore industriale nel complesso.
Questi strumenti di SCM sono stati ideati al fine di ottenere il vantaggio di sfruttare al meglio la sofisticazione dei business e l'eccezionale valore del know how industriale dei singoli partecipanti attraverso una stretta e continua collaborazione.
L'accesso alla sapienza collettiva dei partecipanti ha un valore molto più elevato rispetto alle efficienze di prezzo, ai risparmi nei processi d'acquisto, alla neutralità dei mercati verticali indipendenti.
Attraverso la collaborazione, i CBVM favoriscono la creazione di standard industriali facilitando la scoperta di nuove possibilità di guadagno. Consistono in transazioni elettroniche di tipo "many to many" dove alcune aziende formano, in via esclusiva, delle catene, che permettono, oltre allo scambio di prodotti e/o servizi attuali, anche la progettazione di nuovi.
I private exchange rappresentano dunque una efficace formula di scambio privato di conoscenze tra soggetti della catena di fornitura, per la creazione di prodotti competitivi grazie al contenuto aggiunto della collaborazione e del know how di più imprese.
Inoltre, una delle ragioni per cui queste soluzioni vengono ad esistere, è rappresentata dalla protezione del vantaggio competitivo creato strappando condizioni più favorevoli ai fornitori.
Ulteriori benefici sono rappresentati dalla maggiore velocità di decisione ottenuta con la compartecipazione dello stakeholder e contemporaneamente, dal minor rischio di passaggio di informazioni utili alla concorrenza.
I requisiti per un provate exchange efficace sono i seguenti:


Figura 12: Classificazione delle forme di e-procurement in base alla natura del rapporto di fornitura


 


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